Architettura e psiche
Introspezione sulle immagini permanenti e sui caratteri fondamentali del progetto
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
Perché l’architettura dalle origini si riferisce così spesso agli stessi schemi? Da dove tuttavia, la sua vocazione a riproporsi – anche in civiltà diverse, senza riferimenti storici comuni – con immagini e significati sempre nuovi? Queste riflessioni sono mosse dal desiderio di sapere perché le forme più remote e permanenti dell’architettura, quelle che danno identità e senso alle città , e ne rendono irripetibile la singola esperienza, sembrino proporsi da sé, come se non fossero volute da un soggetto, ma animate da vita propria. Una risposta la devo, da decenni, anche ai tanti giovani sollecitati a integrare nel progetto, e prima ancora nella persona, i rigori della ragione con le esigenze dei sentimenti, i suggerimenti delle intuizioni con l’esperienza delle sensazioni, e più in genere, con le attività della psiche. Con la parola, il mito ed altre manifestazioni della psiche, l’architettura sorge dall’anima, sta alle origini della civiltà. Note, riflessioni e immagini guidano quindi la redazione di un testo che in forma di autoanalisi avvicina le attività dell’architettura e quella della psiche, con strutture e termini adottati per comunicare ed interessare, e per richiamare infine all’attualità dei problemi e ricerche interdisciplinari che nel progetto coinvolgono la persona , il suo spazio di vita, la città. I riferimenti alla psicologia privilegiano il pensiero e le riflessioni di C.G. Jung, cui devo molto della mia formazione, e che dagli anni ‘70 interpreto con deduzioni e ipotesi soggettive sui rapporti tra i caratteri e disposizioni generali della psiche e il senso dei segni progettuali nelle matrici delle esperienze più ricorrenti ed espressive dell’architettura. Le conoscenze dell’autore consentono una riflessione via via più estesa sui contenuti e sui metodi del progetto di architettura nella didattica, nella professione, nella vita della città. il testo prende quindi spunto dalle origini degli archetipi e delle forme simboliche della psiche per indagarne gli apporti al progetto di architettura. Per contenuti e brevità, Città, memoria, progetto è il capitolo che più si addice a esemplificare il contesto dei problemi affrontati; o che meglio ne riassume l’intento di esplorare, con i processi della psiche e i caratteri della coscienza il loro apporto all’esperienza – non solo logica perché anche creativa – della progettazione. da ultimo, Architettura e Psiche esamina in modo sperimentale e soggettivo l’apporto dei caratteri fondamentali della psiche alla produzione architettonica di diversi periodi, e ne delinea un profilo storico.
pagine: | 228 |
formato: | 13,6 x 20,5 |
ISBN: | 978-88-7890-943-4 |
data pubblicazione: | Novembre 2015 |
marchio editoriale: | Edizioni Kappa |
SINTESI