Reti ecologiche e siti natura 2000
Il caso studio delle Marche

Area 08 – Ingegneria civile e Architettura

È da oltre una decina di anni che gli urbanisti e gli amministratori locali si interessano al tema delle reti ecologiche, che sono andate occupando un posto di crescente rilievo nelle ricerche e nei dibattiti che riguardano il settore della conservazione della natura, ma anche più generalmente l'ambito più generale della gestione e pianificazione del territorio. Il volume ospita spunti attinenti al più recente dibattito sui temi attinenti alle reti ecologiche, fornendo un materiale che illustra sia i quadri normativi maturati a livello internazionale, che quelli sviluppatisi in ambito nazionale e regionale, con particolare attenzione al caso di studio rappresentato dalla regione Marche. Sebbene a livello nazionale - almeno formalmente - sopravviva ancora una concezione dell'urbanistica vista come strumento di regolazione dell'unico sviluppo edilizio, così come sancita dalla vecchia legge risalente al lontano 1942, diversamente la prassi locale e le missioni di pianificazione, specialmente in ambito regionale o a dimensione di "area vasta", tendono sempre più a riferirsi alle esigenze governo del territorio globalmente inteso. Un modo nuovo di guardare al paesaggio ed alla pianificazione urbanistica e territoriale che garantisca soddisfacenti livelli di conservazione e fruizione. Un orientamento che vuole integrare nell'azione di pianificazione le più avanzate acquisizioni sintetizzate dal dibattito sviluppatosi degli ultimi anni e riassunte nei risultati programmatici scaturiti nella Conferenza di Durban, svoltasi nel 2003 ed annunciate nella Convenzione europea del Paesaggio, che il Consiglio d'Europa promosse a Firenze nel 2000. Tematiche che hanno avuto evidenti ripercussioni sul tema delle reti, sempre meno concepite esclusivamente come "reti di aree protette" e sempre più sentite come laboratori di integrazione e connessione territoriale.

SINTESI