Città per un piccolo pianeta

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Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
     
SINTESI
Il libro di Rogers è un messaggio di speranza. Egli mostra come la città equa ed equilibrata, e soprattutto compatta, debba essere pluralista e integrata, varia e coesiva. Ognuno di noi è consapevole che vi è qualcosa di sbagliato, se non miriamo a un diverso tipo di città nel futuro. Il risultato dovrebbe essere, secondo Rogers, una città ad alta densità e policentrica, una città ecologica, una città che favorisca i contatti umani, una città di attività diverse e miste, capace di bellezza in cui l'arte, l'architettura e il paesaggio possano stimolare e soddisfare lo spirito.
Nato a Firenze nel 1933, Sir Richard Rogers è tra i più noti esponenti dell’archystar system, per le celebri opere realizzate in oltre 50 anni. Progetta una serie di abitazioni private e complessi residenziali, ma sono soprattutto gli edifici industriali di Swindon (1966) a dare una svolta alla carriera di Rogers e di Foster.
Associatosi con Renzo Piano nel 1971, vince il concorso per la costruzione del Centro Pompidou a Parigi. Con lo studio che porta il suo nome dal 1977, realizza la sede dei Lloyd’s a Londra (1978-1986).
Tra le opere degli ultimi decenni, spiccano la Fleetguard Factory a Quimper (Francia), la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo e il Millennium Dome di Londra. A Rogers è stato inoltre assegnato il progetto del grattacielo “Tower 3” a Ground Zero, Manhattan (2016).
pagine: 172
formato: 18 x 18
ISBN: 978-88-6514-233-2
data pubblicazione: Maggio 2015
marchio editoriale: Edizioni Kappa
SINTESI
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