I punti di vista e le vedute di città
Secoli XVII-XX

Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
Lo sviluppo del vedutismo tra Seicento e Settecento è anticipato nella seconda metà del Cinquecento dalla affermazione di nuove tendenze, al cui interno l’immagine del territorio acquista una autonomia sempre maggiore, tanto da divenire sempre più frequentemente protagonista della rappresentazione pittorica o anche da rubare ad essa la scena. All’interno di questo volume, vengono prese in considerazione le nuove esigenze e tendenze che si sono affermate nei secoli precedenti e che hanno portato poi nel Seicento alla messa appunto degli Atlanti: serie cartografiche destinate a documentare la consistenza delle maggiori città dell’occidente europeo, tramite rappresentazioni tridimensionali, sganciate da un particolare punto di vista. Quasi a mostrare un immagine complessiva derivata dalla somma di più vedute parziali. Tutto questo porta all’analisi del punto di vista operativo, di come gli artisti possano ormai avvalersi di strumenti innovativi, come la camera ottica e il pantografo, che permettono la assoluta fedeltà della rappresentazione prospettica dei passaggi di scala necessari alla trasposizione della copia iniziale su carta, tela o rame. In vendita insieme al Volume 2.I/2010.
pagine: | 324 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-6514-063-5 |
data pubblicazione: | Dicembre 2015 |
marchio editoriale: | Edizioni Kappa |
collana: | Storia dell’Urbanistica | 2.II/2010 |

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