Autohystoria
Visioni postcoloniali del nuovo cinema filippino
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
È possibile per il cinema contemporaneo riscoprire le sue radici coloniali ed esplorare i suoi effetti sulla costruzione di un’identità nazionale? La storia del cinema filippino è intrecciata fin dalle origini con la sua storia coloniale, e ciò si manifesta esplicitamente nei film realizzati negli ultimi decenni da un numeroso gruppo di cineasti. Sulle orme di maestri come Kidlat Tahimik, Lav Diaz e Khavn de la Cruz, gli sguardi di Raya Martin, Gym Lumbera, John Torres, Sherad Sanchez e molti altri, seppur diversi tra loro, perseguono lo scopo comune di frantumare le convenzioni cinematografiche nell’atto di portare avanti una personale indagine sull’identità filippina. L’assenza di un archivio nazionale, l’influenza culturale statunitense e spagnola maturata durante secoli di colonialismo, i rapporti con Hollywood e con il circuito festivaliero internazionale fungono da spunti di riflessione per un’analisi postcoloniale non incentrata esclusivamente sui singoli film ma sull’intera filiera cinematografica entro cui essi vengono prodotti, distribuiti e recepiti.
pagine: | 300 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-9746-5 |
data pubblicazione: | Ottobre 2016 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: |
Studi postcoloniali di cinema e media (Postcolonial Film and Media Studies) | 4 |

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