EXPO... e poi?

Area 08 – Ingegneria civile e Architettura

L’obiettivo centrale è quello di favorire, attraverso il testo e le immagini, un ripensamento radicale del modo in cui sono concepite e realizzate le esposizioni universali, con particolare riferimento all’EXPO 2015 di Milano, per sviluppare nuove strategie del “dopo EXPO” basate sulla complessità e sostenibilità creative.
Le riflessioni condotte non prendono la forma di un manifesto pro o contro l’EXPO, ma si presentano come una serie di osservazioni su varie direzioni, per un possibile futuro del “dopo EXPO”. Non vi è alcuna intenzione di cercare e proporre una soluzione definitiva, ma di offrire una serie di ipotesi progettuali, generate dalla ricerca dei Master TAS del Politecnico di Milano puntando su quattro obiettivi: sviluppare un processo di apprendimento e formazione non ripetitivo e favorire un’immaginazione creativa nella formulazione delle proposte progettuali; sperimentare un processo di formazione in cui diverse componenti disciplinari individuano relazioni fertili per la risoluzione di problemi specifici; esplorare una visione del territorio e dell’architettura radicata sull’idea della complessità e della sostenibilità creativa; approfondire con valutazioni critiche interpretative e proposte progettuali i potenziali di un “dopo EXPO 2015”, per attribuire al territorio della città metropolitana di Milano un ruolo fondamentale nella generazione di strategie per una complessità sostenibile dell’abitare. La fecondità di una ricerca sta nel vedere nuovi problemi e nel trovare nuove soluzioni fuori dalla povertà del cosiddetto “mondo reale”, che dovrebbe essere smascherato quale forma di una ideologia di dominio i cui interessi e le cui ambizioni non coincidono con la piena esistenza e con le aspirazioni sociali.

SINTESI