La IV Direttiva antiriciclaggio e antiterrorismo
I nuovi obblighi per gli intermediari finanziari e i professionisti

Area 12 – Scienze giuridiche

L’allineamento della normativa antiriciclaggio dell’Unione Europea agli standard internazionali e, in primo luogo, alle raccomandazioni del 2012 della Financial Action Task Force. L’inclusione dei reati tributari nel novero dei predicate offense (reati presupposto). L’estensione e il rafforzamento delle attività delle Financial Intelligence Unit, in particolare con il formale riconoscimento della piattaforma delle FIU dell’Unione. Innovative previsioni sulla trasparenza e sull’accesso a informazioni relative alla titolarità effettiva di società e di trust. Un approccio più stringente in tema di sanzioni e misure amministrative nella direzione di una maggiore armonizzazione delle singole discipline nazionali. Queste le novità di maggior rilievo recate dalla Direttiva n. 2015/849 (c.d. “Quarta direttiva antiriciclaggio”), approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 20 maggio 2015, anche a seguito del forte impulso ricevuto durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo. La presente opera illustra, con un commento articolo per articolo, le previsioni contenute nella Direttiva ed è arricchita con il puntuale esame delle disposizioni della legge di delegazione europea — primo atto per il recepimento della Quarta Direttiva nell’ordinamento nazionale, che dovrà essere perfezionato entro il 26 giugno 2017 — e del decreto del Ministro dell’interno del 25 settembre 2015, con cui sono stati definiti, per la prima volta, gli indicatori di anomalia per agevolare l’individuazione di operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo da parte degli uffici della Pubblica amministrazione.

SINTESI