Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali
Meccanismo d’azione e interazioni farmacologiche

Area 06 – Scienze mediche
     
SINTESI
In questo lavoro è stato valutato l’utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali che si differenziano tra loro per le caratteristiche farmacologiche e per il meccanismo di azione, condizionandone le modalità di impiego. Rivaroxaban e apixaban sono inibitori diretti del fattore Xa della coagulazione e dabigatran agisce, invece, direttamente sul fattore IIa ,la trombina. Il fattore Xa, in particolare, è un bersaglio ideale per gli anticoagulanti, perché riveste un ruolo molto importante nella formazione della trombina. I nuovi anticoagulanti orali hanno un rapido assorbimento e un’emivita breve; sono eliminati prevalentemente per via renale e/o epatobiliare. In questo studio è stata considerata la terapia anticoagulante come il trattamento di elezione nella prevenzione primaria dell’ictus nei soggetti con fibrillazione atriale e dell’embolia polmonare in quelli con trombosi venosa. Sono stati condotti alcuni studi su migliaia di pazienti, in aperto e in cieco, valutati sull’esito primario dello studio, osservando alcuna differenza significativa sulla frequenza di ictus, sulla mortalità cardiovascolare e totale. In particolare, nello studio Aristotele, i nuovi anticoagulanti orali si sono dimostrati superiori al warfarin sull’esito primario dello studio, nella frequenza dell’ictus e nella riduzione di mortalità.
pagine: 40
formato: digitale
ISBN: 978-88-548-8959-0
data pubblicazione: Dicembre 2015
marchio editoriale: Aracne
SINTESI
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