La riqualificazione dell’edilizia residenziale del secondo dopoguerra
La “zona a mare” di Catania

25,00 €
15,00 €
Giuseppe Margani
Prefazione di Nicola Colombrita
Presentazione di Raffaella Lione
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
     
SINTESI
L’edilizia del passato ha sempre mostrato un grande equilibrio nella rispondenza alla triade vitruviana di firmitas, utilitas e venustas e un rispetto intrinseco per l’ambiente, come già testimonia l’epistolario di Plinio il Giovane, il quale, nella descrizione delle proprie ville, fornisce una lezione di bioclimatica ante litteram che stupisce per la sua attualità. La grande cultura degli antichi, che aveva prodotto l’architettura greca, il Rinascimento italiano e un’ampia sinfonia di stili, nel Novecento giunse alla svolta del Movimento Moderno il quale, rifiutando le regole tradizionali, portò a un impoverimento della qualità architettonica e costruttiva, che non venne adeguatamente compensato dallo sviluppo e dalla forza operativa delle nuove tecnologie. L’innovazione costruttiva e formale che stava alla base del modernismo fu spesso mal interpretata, per cui mentre la città storica era caratterizzata da un tessuto edilizio che, seppur povero, assimilava correttamente la sintassi delle opere della classe dominante, i rari episodi di buona architettura moderna risultavano troppo spesso circondati da un contesto anonimo, banale e disordinato, frutto della speculazione edilizia più miope e quindi carente anche dal punto di vista della resistenza ai terremoti e dell’efficienza energetica. In tale scenario si inserisce questo libro, che intende fornire spunti di riflessione, stimoli e soluzioni per l’attività edilizia del futuro prossimo la quale, lungi dal consumare nuovo territorio, deve innanzitutto rivolgersi alla riqualificazione dell’esistente, per raggiungere adeguati livelli di sicurezza antisismica ed efficienza energetica. Viene analizzata in particolare la riqualificazione dell’architettura del secondo dopoguerra, che pone una serie di problemi connessi alla scelta della tipologia d’intervento (demolizione e ricostruzione o recupero dell’esistente), alla convenienza economica, agli ostacoli pratici (consenso dei condomini), alle ricadute ambientali e sociali. I risultati dipendono dalla specificità del caso e sono affidati all’attenzione del lettore, ma soprattutto alla sagacia delle pubbliche amministrazioni, che dovranno decidere sul futuro dell’architettura locale e nazionale. Il caso della “zona a mare” di Catania, che inizia con la forzata imposizione della “cintura” ferroviaria e la conseguente secolare aspirazione alla riconquista del litorale e che trova soluzione attraverso l’iniziativa di una nuova “zona a mare”, può diventare, in un quadro sinergico di tutte le componenti socio-politiche e culturali, un laboratorio per la riqualificazione dell’edilizia moderna, così come è avvenuto nel recente passato, quando il centro storico della città etnea è diventato un riferimento qualificante per il recupero dei centri storici.
pagine: 212
formato: 21 x 29,7
ISBN: 978-88-548-7585-2
data pubblicazione: Ottobre 2014
marchio editoriale: Aracne
collana: Esempi di architettura | 17
SINTESI
INDICE
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