Marziale e Roma
un poeta e la sua città

Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche

Questo libro è il frutto di un lungo lavoro e di una coraggiosa attività editoriale e la sua realizzazione ha richiesto molto tempo. Si tratta di un’opera che compenserà lo studio e chiederà attenzione, non solo per il suo contenuto, ma anche per la profonda relazione tra due scrittori, l’uno uomo dei nostri tempi, l’altro vissuto nell’antichità. Emilio Rodríguez Almeida è ben noto a noi tutti per il suo lavoro sulla pianta marmorea di Roma antica. Una serie di fondamentali pubblicazioni sulla pianta severiana, e anche sull’epigrafia o sull’archeologia del Monte Testaccio, ha costellato la lunga vita di sapere di Emilio, ma Marziale è stato per lui l’oggetto di una fascinazione senza fine. Non era mai accaduto che qualcuno, con tale attenzione e sistematicità, avesse ‘usato’ Marziale analizzandone la profonda conoscenza e comprensione della città di Roma, presentata così familiare, pur essendo straniera, come familiare voleva che fosse per i suoi lettori. In verità, Rodríguez Almeida ci dimostra che ancora molto si può cogliere dalla rinnovata conoscenza di uno scrittore, al quale venga tributata un’adeguata attenzione. Si parla, è evidente, delle vicende di due Spagnoli a Roma. Questa condizione costituisce il singolare privilegio per chi tra di noi, pur nati lontano da questa città, abbia la fortuna di viverla per qualche tempo, di toccare con mano la straordinaria ricchezza di Roma, la vitalità della sua cultura. Così dovette sentirsi Marziale, che chiaramente attraversò con piacere tutte le opportunità donate da questa affollata, brulicante, esasperante, anche spietata e tuttavia meravigliosa metropoli; la varietà di emozioni che egli ci offre è indescrivibile, è un poeta pieno di sorprese e la sua originalità riversa una scintilla in Rodríguez Almeida, nella sua opera densa di idee e di sapere.

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