Andrea Compatangelo
Un capitano dimenticato
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
Russia, estate 1918: a Samara viveva un cittadino italiano nativo di Benevento, Andrea Compatangelo, il quale lì da anni esercitava il commercio. Costui prese a cuore e cambiò la sorte di tanti prigionieri dell’esercito austro-ungarico di etnia italiana che si trovavano sbandati in quella città, senza punti di riferimento. Consapevole dei rischi mortali che essi correvano nel corso della sanguinosa guerra civile tra bolscevichi e controrivoluzionari, Compatangelo – cui non mancavano l’intraprendenza e una certa improntitudine – decise di conferirsi i gradi di capitano del regio esercito italiano e di fondare spontaneamente un battaglione formato da trentini, friulani, triestini e dalmati denominato “Savoia” con il quale combatté contro i bolscevichi, a fianco dell’Armata Bianca e delle truppe cecoslovacche, anche al fine di aprirsi una via di fuga. Ripiegando verso oriente e percorrendo migliaia e migliaia di chilometri lungo la Transiberiana a temperature mai inferiori a 45° sotto zero, Compatangelo riuscì a condurre i suoi uomini a Vladivostok presso la Missione militare italiana. Per questa impresa a dir poco singolare nessun merito gli fu riconosciuto dalle alte sfere militari e dal governo. Questo libro intende restituire merito ad un italiano che, come Perlasca in altro contesto storico, intraprese con grande determinazione un’iniziativa che ha salvato tanti uomini e che è stato dimenticato e misconosciuto dai più.
pagine: | 240 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-7183-0 |
data pubblicazione: | Luglio 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Storia contemporanea | 4 |

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