Storia e pluralismo giuridico
Le forme dell’appartenenza: la proprietà
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
Si torna a discutere di proprietà in conseguenza della sua inclusione nell’ambito dei «Diritti Umani» (CEDU), anche per verificarne la compatibilità con il modello tradizionale. La storia dell’Occidente europeo (Western Legal Tradition), infatti, pur nell’estrema mutevolezza delle sue forme, non ha mai rovesciato il caposaldo della proprietà individuale di derivazione romanistica. Resta da verificare se ancora oggi tale concetto possa svolgere una funzione ordinante all’interno del sistema giuridico attuale, garantendo coerenza ed effettività all’attività degli interpreti. Il giurista, infatti, in tutte le sue declinazioni, è chiamato a riappropriarsi di un ruolo-guida nel processo di comunicazione dei vari ordinamenti nella prospettiva dell’integrazione e dell’arricchimento delle scelte di carattere contenutistico e valoriale e, al contempo, delle forme e dei mezzi di tutela. Si tratta di un compito che fa appello, però, anche a un profondo senso di responsabilità nel predisporre e articolare modelli teorici di comprensione della realtà, che si pongano anche come strumenti concreti di razionalizzazione della stessa. Si tratta di coniugare democrazia e sistema, e, dunque, volontà legislativa e «prudenza» degli interpreti. D’altronde la prassi del diritto in Occidente, è da sempre connessa all’idea dell’ «ordine», della non arbitrarietà delle soluzioni giuridiche. È dunque possibile che la valorizzazione della Rechtsgemeinschaft europea - ossia del patrimonio comune di principi, modelli e regole che caratterizza la storia della tradizione giuridica occidentale - possa sostenere ancora oggi il giurista contemporaneo nel suo sempre più difficile compito di fornire risposte adeguate di giustizia e certezza.
pagine: | 188 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-6530-3 |
data pubblicazione: | Ottobre 2013 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Le vie del diritto | 3 |

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