Frank Lloyd Wright: geometria e astrazione nel Guggenheim Museum
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
È possibile risalire alle conoscenze e alle competenze di un individuo, passando attraverso l’analisi della sua produzione matura? A questa domanda risponde affermativamente la presente opera, che ripercorre le vicissitudini biografiche di Frank Lloyd Wright: dalle prime sperimentazioni geometriche svolte al tavolo del Kindergarten – il metodo educativo di Friedrich Fröebel –, all’incontro con la Geometria Descrittiva, avvenuto negli anni dell’Università frequentata nel Wisconsin. L’analisi delle ripercussioni innescate da queste due specifiche esperienze formative è stata compiuta su uno dei capolavori più maturi del Maestro: il Guggenheim Museum; questo libro individua le regole teoriche e le geometrie sottese – a volte più evidenti, a volte nascoste – alla base del comporre e del rappresentare wrightiano. Si evince, così, che il celebre edificio, le cui forme plastiche sottraggono un brandello di città alla rigida maglia “ippodamea” di New York, è certamente frutto di una profonda conoscenza della geometria, alle cui regole l’architetto si è rivolto non solo per risolvere i problemi legati al complicato assemblaggio delle sue superfici, ma anche per promuovere l’immagine di un museo che fosse il “ritratto” più emblematico della modernità.
pagine: | 188 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-6523-5 |
data pubblicazione: | Ottobre 2013 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Storia dei metodi e delle forme di rappresentazione | 2 |
SINTESI