Annunciazioni
Percorsi di semiotica della religione
                            
                                			
													
								Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche							
						
                                                
            
             
                                                
                                                
                                                
             
                                                
                                                
                                                
                                                
                                                
            
            
            
            
                        
            
                 
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							Di tutte le annunciazioni che popolano la storia umana e le sue svariate tradizioni, al semiologo non interessa la fonte in sé, il numinoso che all’umano si rivolge per significargli di volta in volta la propria presenza, intenzione, sensibilità; interessa, piuttosto, il modo in cui a seconda delle epoche storiche, dei contesti culturali, delle vicende sociali, ma anche delle sensibilità individuali, uomini e donne hanno utilizzato i materiali del mondo, quelli dell’immanenza, per forgiare i significanti del divino. Ovvero, specularmente, il modo in cui hanno immaginato, e creduto con fermezza, che tali materiali divenissero d’un tratto appannaggio di una divina intenzione di comunicare, stoffa della rivelazione, parole annuncianti. Al teologo, non al semiologo, spetta immaginare la ricostruzione della totalità a fronte della quale si dipana il messaggio divino nella sua vicenda immanente. Al semiologo tocca invece un compito che è insieme più modesto e più costrittivo; innanzitutto raccogliere e inventariare queste tracce: in quali circostanze gli uomini e le donne hanno raccontato e raccontano di un loro incontro con il divino? Utilizzando quali segni? Piegandoli a quali necessità comunicative? Il compito successivo, più arduo, è analizzare questi segni, con gli strumenti di cui dispone la metodologia semiotica, per capire se si possano in qualche modo catalogare, suddividere in tipologie, distribuire in atlanti che, anche al di là e a dispetto delle differenze d’origine storica e confessionale, manifestino nondimeno dinamiche comuni nella costruzione e nell’elaborazione del linguaggio.							
							
                                                        | pagine: | 1000 | 
| formato: | 17 x 24 | 
| ISBN: | 978-88-548-6392-7 | 
| data pubblicazione: | Giugno 2014 | 
| marchio editoriale: | Aracne | 
| collana: | I saggi di Lexia | 13 | 
						
							SINTESI						
						
						
						
						                                                        
                                                                                                                                    
                                                                    INDICE                                                                                                                        
												
						
                                                
						
						
												
						
						
						
						
						
													
								RECENSIONI
							
												
							
							
						
						
						



