Luce, Amore, Visione
L’ottica nella lirica italiana del Duecento
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
L’ottica, scienza della visione e della luce, è nel Medioevo una disciplina di importanza fondamentale, in grado di rivolgersi tanto alle realtà eterne quanto a quelle terrene. Coltivata e amata dai più importanti filosofi e teologi (arabi e latini) vissuti fra X e XIII secolo, da Avicenna ad Alhazen, da Roberto Grossatesta a Witelo (passando attraverso Alberto Magno e Tommaso d’Aquino), la perspectiva diviene ora strumento di conoscenza di Dio e della Sua luce dispiegata attraverso i cieli, ora paradigma della conoscenza umana, ora branca della fisica totalmente dedita al fenomeno della visione. Non sono immuni al fascino di tale scienza i lirici italiani del Duecento, capaci di servirsi dell’ottica come corrispettivo scientifico dell’amore, e come repertorio vivo ed efficace di immagini poetiche. Questo studio ripercorre l’intreccio costante, nel primo secolo di vita della nostra poesia, fra lirica d’amore e scienza ottica, dalle prime e fondamentali prove dei Siciliani fino alle geniali innovazioni di Guido Cavalcanti.
pagine: | 320 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-5987-6 |
data pubblicazione: | Aprile 2013 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Dulces Musae | 6 |
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