L’associazione in partecipazione con apporto di lavoro subordinato

Area 12 – Scienze giuridiche

In Italia il fenomeno del lavoro associato si è sviluppato soprattutto mediante i rapporti compartecipativi in agricoltura, scaturiti dall’esigenza di unire i fattori necessari alla produzione agricola, cioè il lavoro e il capitale agricolo. Progressivamente l’associazione in partecipazione è stata utilizzata anche con riferimento all’apporto di lavoro, subendo però un atteggiamento a dir poco diffidente da parte degli interpreti, a causa della sua idoneità ad essere utilizzato per mascherare rapporti di lavoro subordinato (e per eluderne la relativa disciplina). La posizione sostenuta dall’autore, in linea con la dottrina classica che si è occupata dell’argomento, è che la distinzione tra contratto di associazione in partecipazione e lavoro subordinato prescinde dalle modalità della prestazione di lavoro che viene offerta dall’associato, derivando invece dall’interesse che le parti si prefiggono con la stipulazione del contratto, per come emerge dalla concreta modalità di attuazione dello stesso. Pertanto, l’apporto dell’associato può consistere in una prestazione di lavoro subordinato senza che ciò incida sulla qualificazione del contratto.

SINTESI