I volti dell'amore
Pluralità e intertestualità nel De amore di Andrea Cappellano
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Il De amore si rivela un’opera innovativa non circoscritta alla speculazione sull’amore di Dio ma aperta in maniera “avventurosa” allo spazio psico-fisico e morale della passione terrena. Amore profano e amore sacro si susseguono nel trattato suggerendo un archetipo di dualismo che non perviene a soluzioni di unitarietà. Ci si riferisce a una quaestio che diviene più urgente nel XII secolo, quando presso la scuola di Chartres si teorizza un nuovo rapporto armonico tra anima e corpo e al contempo fioriscono quei trattati cristiani che “deificano l’uomo” e rivalutano la sua natura terrestre e “finita”. Una “filosofia dell’amore”, problematica e irrisolta, che si trascina attraverso i secoli sino alla contemporaneità. Si comprende così, in questo studio, la continuità del Medioevo nella civiltà occidentale e la portata attuale del Tractatus del cappellano francese, in cui la quaestio amoris resta dubbiosa come la determinatio che conclude l’opera.
pagine: | 224 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-3404-0 |
data pubblicazione: | Luglio 2010 |
marchio editoriale: | Aracne |

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