L’idea più avanzata del secolo
Anna Maria Mozzoni e il femminismo italiano

Area 14 – Scienze politiche e sociali

Anna Maria Mozzoni (1837–1920) è stata una femminista e pensatrice politica molto nota in Italia alla fine dell’Ottocento. La sua vita e la sua opera sono profondamente intrecciate con la nascita e lo sviluppo del movimento emancipazionista italiano, del quale fu la principale ispiratrice. Formatasi sui testi di Mazzini, Mill e Saint–Simon elaborò un concetto di Stato, in cui venissero tutelate le categorie più svantaggiate, in particolare le donne e i contadini. Con il libro La donna e i suoi rapporti sociali inaugurò, giovanissima, il suo impegno politico in favore della causa femminile. Alla riflessione politica affiancò un impegno puntuale per migliorare la condizione giuridica della donna attraverso petizioni e iniziative legislative. Animò in particolar modo il dibattito politico sul voto alle donne. La Mozzoni partecipò inoltre ai primi congressi internazionali in cui si discuteva la questione femminile, come quello di Ginevra del 1877, che aveva come scopo l’abolizione della prostituzione di Stato in Europa, e quello di Parigi del 1878. Le sue idee, troppo avanzate per la società italiana di fine Ottocento, non riuscirono a tradursi in riforme giuridiche. La Mozzoni si spense a Roma nel 1920. In poco tempo la sua opera e i suoi scritti furono dimenticati. Questo libro vuole essere il tentativo di recuperare ed esaminare il suo pensiero politico, inserendolo nel solco della scuola mazziniana ed evidenziandone il ruolo nell’ambito del movimento emancipazionista europeo.Stefania Murari si è laureata in Scienze politiche presso l’Università di “Roma Tre”. Nel 2006 consegue il dottorato in Dottrine politiche e questione femminile, con una tesi sulla vita e l’opera di Anna Maria Mozzoni, da cui è tratto il presente lavoro. Per la tesi di dottorato ha conseguito il premio Soroptimist International 2006.

SINTESI

EVENTI