Garanzie di non ripetizione e soddisfazione
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
In questo breve lavoro si analizza soprattutto (ma non mancano riferimenti a una prassi più ampia) la decisione della Corte interamericana dei diritti dell’uomo relativa agli eccidi avvenuti nei villaggi di La Granja e El Aro, entrambi dislocati nel dipartimento di Ituango, eccidi perpetrati da gruppi paramilitari appartenenti all’Autodefensas Unidas de Colombia (AUC), in cui la Corte ha accertato la responsabilità della Colombia per atti di omissione, acquiescenza e collaborazione con i gruppi paramilitari, posti in essere da membri della forza pubblica. L’analisi della decisione consente di illustrare come si stia consolidando una prassi, anche attraverso i lavori delle Commissioni di Verità e Riconciliazione, in base alla quale la riparazione economica del danno non può più rappresentare una misura adeguata a ristoro per le vittime di gravi violazioni dei diritti della persona umana. Occorrono provvedimenti che durino nel tempo e che costituiscano simultaneamente ristoro per le vittime e garanzie di non ripetizione per le generazioni future: di qui la recente prassi sul “diritto alla memoria”. Le misure volte a preservare la memoria sono tutte forme di conservazione attiva e di trasmissione del ricordo di quanto accaduto, affinché possa essere smentito quanto affermato da T.S. Eliot: «There’s no memory you can wrap in camphor but the moths will get in».Agostina Latino, dottore di ricerca in Diritto internazionale, già assegnista di ricerca presso l’Università di Teramo, è ricercatore a t.d. dell’Università degli Studi di Camerino dove è altresì docente dei corsi di Diritto internazionale avanzato, Diritto internazionale privato e Diritto dell’Unione europea (a.a. 2007-2008).
pagine: | 52 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-1735-7 |
data pubblicazione: | Aprile 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |
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