Il De tranquillitate animi di Seneca
Contenuti e metodi per educare al dominio delle passioni
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
L’opera analizza nel dettaglio gli elementi didattici presenti nel De tranquillitate animi di Seneca, dialogo che risente fortemente dell’influsso dell’omonima opera democritea e della mediazione di Panezio, cui va il merito di aver riscoperto e rivalutato la natura individuale. In primo luogo si sono individuati i contenuti pedagogici che il filosofo intende trasmettere a Sereno, tenendo conto del livello raggiunto dal suo progresso morale: l’ottica è che la tranquillitas non è mai una conquista definitiva. Quindi vengono enucleate le specifiche tecniche retoriche impiegate dall’autore per veicolare i propri insegnamenti. Seneca è alla continua ricerca di un equilibrio dinamico, in un’esistenza che richiede duttilità e capacità di autoanalisi. Il filosofo si prefigge di operare una vera e propria transfiguratio nel suo interlocutore, imprimendo al suo modus vivendi un drastico cambiamento. Egli vuole emancipare l’amico dal suo magistero, rendendolo così capace di autoeducarsi, e per questo non disdegna le armi della retorica, che diviene strumento parenetico e di esortazione psicagogica. Seneca persegue il suo proposito pedagogico su due fronti: da una parte rafforza le convinzioni intellettuali del suo discepolo proponendogli exempla virtutis che supportino la fiducia nella realizzabilità dei suoi intenti; dall’altra lo stimola sul piano emotivo con l’admonitio, in modo da spronarlo all’applicazione dei praecepta, nel dichiarato intento di condurlo alla fiducia nelle proprie capacità personali. L’immagine di Sereno che ne deriva risulta priva di connotati individuali e si pone come emblema di una condizione umana, con notevoli punti di convergenza rispetto al malessere spirituale dell’uomo moderno.
pagine: | 188 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-1612-1 |
data pubblicazione: | Febbraio 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Letture del Laboratorio Montessori di Teoria e Storia dell’Educazione | 12 |

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