Singolarità spaziotemporali
Area 02 – Scienze fisiche
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SINTESI
Tra le meraviglie dell’Universo, i buchi neri sono forse quelle più intriganti e misteriose. Negli ultimi dieci–venti anni la letteratura divulgativa ha portato questi oggetti all’attenzione del pubblico, ma troppo spesso si è sorvolato o evitato di affrontare un aspetto fondamentale: in altre parole, che queste “cose” non sono né buchi né neri, ma singolarità spaziotemporali. Anche se le parole non determinano la natura delle cose, è però vero — come sottolineato da molti scienziati nel passato — che un’appropriata scelta linguistica può semplificare (o al contrario complicare o sviare) la strada nella comprensione della natura. La metafora “buco nero” ha avuto un successo e un impatto immediato, ma è necessario un “riassestamento terminologico”, per evitare di deragliare verso immagini controproducenti. Il volume parte da un contesto storico, si snoda attraverso i concetti di base della teoria della relatività e approda alla spiegazione di cosa siano realmente le singolarità spaziotemporali, al perché il termine “buco nero” sia troppo riduttivo e fuorviante, e sul perché apra una porta sull’infinito e sullo zero nella fisica. Luigi Foschini si è laureato in fisica nel 1997, in ingegneria nel 1990 e ha conseguito il dottorato di ricerca in ingegneria nel 1994. Attualmente è ricercatore a tempo determinato presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) - Istituto di Astrofisica spaziale e Fisica cosmica Bologna (IASF–Bo), dove svolge ricerche nel settore dell’astrofisica relativistica, con particolare riferimento ai buchi neri supermassivi e ai getti relativistici nei blazars.
pagine: | 172 |
formato: | 15 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-1352-6 |
data pubblicazione: | Settembre 2007 |
marchio editoriale: | Aracne |

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