In punta di piedi

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Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
     
SINTESI
La soggettività femminile, il rapporto fra identità di genere, i saperi e l’accesso ad essi sono divenuti negli ultimi anni oggetto di particolare attenzione da un punto di vista storiografico, teoretico e pedagogico, con esiti senz’altro tutt’ora aperti, ricchi e inesplorati. Questi saperi, si sono costruiti, realizzati e diffusi attraverso modalità, strumenti, luoghi esperienze informali, fuori dai contesti formativi istituzionali, socialmente e pubblicamente riconosciuti. Ripercorrere e ricomporre i fili di questo complesso tessuto di vissuti, relazioni, pratiche educative, può essere una pista di ricerca utile per tessere e ricucire le diverse trame con cui si è andata formando l’individualità femminile, sia dall’educazione pensata per le bambine. Si è soffermato lo sguardo su alcune caratteristiche che hanno contrassegnato i saperi femminili, i percorsi formativi dedicati alle bambine e alle giovani donne in un’epoca circoscritta dal XVIII al XIX secolo, dando sembianze e vita a presenze che hanno avuto accesso al mondo in “punta di piedi”, in modo, assai troppo discreto e silenzioso, cogliendone però i significati e l’eco nascosta e obliata in secoli di forzato silenzio.Maria Camilla Briganti, docente a contratto presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, è assegnista di ricerca presso la stessa Università con un progetto di lavoro e studio sull’evoluzione dell’identità di genere, della soggettività femminile nei percorsi formativi ad esse dedicati sia in contesti educativi istituzionali che informali. Ha conseguito un dottorato di ricerca in “Dottrine politiche e questione femminile” e ha seguito e concluso un’attività di ricerca nell’ambito del “progetto giovani ricercatori” dedicato alla storia del pensiero femminile. è inoltre contrattista presso l’Università “Tor Vergata” per il corso di “Pedagogia della diversità e di genere” istituita nell’ambito delle attività didattiche della cattedra di Filosofia dell’educazione. è autrice di un libro sulla Storia delle donne a Roma; del volume Amo dunque sono. L’esperienza femminile tra filosofia e testimonianza (Franco Angeli, 2002), dedicato ad alcune pensatrici del Novecento; del volume collettaneo a cura di Francesca Brezzi, Amore ed empatia (Franco Angeli, 2003); della pubblicazione sempre di carattere collettaneo a cura di Margarete Durst, Educazione di genere tra storia e storie. Immagini di sé allo specchio. (Franco Angeli, 2006). Per la Aracne editrice è autrice di: Tra realtà e rappresentazione. L’immaginario simbolico e i percorsi d’istruzione femminile nel Settecento italiano (2005).
pagine: 148
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-548-1279-6
data pubblicazione: Settembre 2007
marchio editoriale: Aracne
SINTESI
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