Capitale sociale e organizzazione dei partiti

Area 14 – Scienze politiche e sociali

L’interrogativo di fondo a cui questo volume si propone di offrire una risposta è se e in che modo i partiti politici possano migliorare il loro “rendimento” inteso in termini di rappresentanza e di soddisfazione della domanda sociale. L’autore, tenendo conto dell’ampio dibattito che da oltre dieci anni a questa parte si è sviluppato attorno alla definizione del capitale sociale e all’ancor più complessa questione della sua operazionalizzazione, ha svolto una ricerca empirica sulle organizzazioni di partito che risultano dalla trasformazione di strutture precedenti, in cui il tipo di capitale sociale “ereditato”, costituisce una risorsa politica già operativa in forma di norme di reciprocità e di fiducia. Si tratta di una prima applicazione concreta di un criterio in grado di misurare il livello di efficienza dei partiti politici in esame. Dall’analisi dei dati raccolti emergono risultati interessanti riguardo soprattutto il livello di fiducia interna al partito in grado di rendere la struttura più funzionale e maggiormente cooperativa.Roberto De Rosa, Ph.D. in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, insegna Scienza politica presso la Facoltà di Scienze politiche dell’UNISU di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Partito democratico di sinistra–Democratici di sinistra, in Bardi, Ignazi, Massari, I partiti italiani, Università Bocconi Editore, Milano 2007; Il divario intergenerazionale nella struttura organizzativa dei partiti: valori, risorse e atteggiamenti politici, in Cedroni, Cosi, De Rosa, Natalicchio, Dal volontariato alla politica, Roma, Studium 2005; Elogio della Fuga: il progressivo allontanamento della società civile dai partiti politici, in L. Cedroni, Processi sociali e nuove forme di partecipazione politica, Franco Angeli, Milano 2004.

SINTESI