Teorie del giudizio

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Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
     
SINTESI
La riflessione sulla struttura e sui momenti costitutivi del giudizio, più precisamente del discorso apofantico — la forma proposizionale “S è P” — rappresenta, a partire da Aristotele, un momento fondamentale della riflessione filosofica, tanto che si potrebbe dire con diritto che ogni ontologia, ogni metafisica, ogni teoria della conoscenza trova il suo senso più profondo in una particolare concezione del giudizio. Sullo sfondo della teoria aristotelica, Kant, Hegel, Husserl e Heidegger hanno diversamente inteso il giudizio e la sua capacità di esprimere la verità, lasciandosi però guidare da una domanda comune, quella che Kant formulava nei termini seguenti: «Che cos’è qui l’incognita x, su cui si appoggia l’intelletto, quando crede di trovar fuori del concetto A un predicato B, ad esso estraneo, e che, ciò malgrado, stima con esso congiunto?».

La traduzione dell’opera è stata realizzata con il contributo del SEPS – SEGRETARIATO EUROPEO PER LE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE.
pagine: 140
formato: 14 x 21
ISBN: 978-88-548-0249-0
data pubblicazione: Ottobre 2005
marchio editoriale: Aracne editrice
SINTESI
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