Il De umbris idearum di Giordano Bruno
Commento integrale

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Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
     
SINTESI
Le argomentazioni presentate in questo volume costituiscono il primo contributo a un progettato compito di analisi e commento completi e puntuali dei principali testi filosofici di Giordano Bruno. Iniziando con il De umbris idearum e procedendo con le prime opere in latino, l’autore intende svelare le basi teoretiche della prima speculazione bruniana, destinate ad essere riprese, ampliate e approfondite nei testi successivi, i Dialoghi Italiani, così come, in un’originale prospettiva atomistica, in quelli latini delle ultime fasi. Il De umbris idearum costituisce in questa prospettiva il testo base della difficile e complessa speculazione bruniana: assolutamente lontano — come del resto indicato dalle esplicite affermazioni del filosofo di Nola — dall’impiego pragmatico e retorico della tradizionale arte della memoria, esso piuttosto costruisce progressivamente uno spazio di riflessione di natura ontologica, metafisica e teologica, con influssi sulle considerazioni razionali e naturali. In questo modo l’arte di memoria bruniana diventa la memoria di un’arte filosofica civile, la necessità del ricordo di una possibilità del pensiero e della prassi incardinata sulla presenza di un plesso centrale creativo e dialettico, che progressivamente consente l’inserimento della principale innovazione escogitata dalla filosofia bruniana: il concetto (con la relativa prassi) dell’infinito. Direttamente tematizzato nei dialoghi in italiano, il concetto creativo e dialettico dell’infinito bruniano separa progressivamente l’autore nolano dalla tradizione neoplatonico–aristotelica, definendo in tal modo uno schema interpretativo della realtà diverso e opposto rispetto a quello che — oltre l’apparente rivoluzionarietà della scienza moderna — ha innervato i principali sviluppi della civiltà occidentale moderna e contemporanea. Stefano Ulliana ha conseguito la laurea (1993) e il titolo di dottore di ricerca in filosofia (2002) presso l’Università degli Studi di Padova con due tesi successive sul pensiero di Giordano Bruno. La prima, intitolata La metalogicità dell’Ars memoriae bruniano, traduce e commenta l’ars memoriae, che è parte integrante e preponderante del testo tradizionalmente noto con il titolo di De umbris idearum; la seconda — che ha per titolo Il concetto creativo e dialettico dello Spirito nei Dialoghi Italiani di Giordano Bruno. Il confronto con la tradizione neoplatonico–aristotelica: il testo bruniano De l’Infinito, Universo e mondi — cerca di innovare la prospettiva degli studi bruniani, presentando in una chiave teologico–politica e naturale originale e rivoluzionaria il fondamento della speculazione del filosofo di Nola. L'autore, attualmente insegnante presso le scuole medie statali della provincia di Udine, è autore di saggi, articoli e volumi sul pensiero di Giordano Bruno.
pagine: 76
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-548-0226-1
data pubblicazione: Settembre 2005
marchio editoriale: Aracne
SINTESI
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