Noi Europa

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Area 14 – Scienze politiche e sociali
     
SINTESI
La situazione in Europa è questa: il Consiglio europeo si è pronunciato a favore dell’intrapresa dei negoziati per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea. Allargando a dismisura, e, nel caso dell’Ucraina, con l’aggravante della guerra russa ucraina, questa Europa, ci sta ficcando in un cul de sac da cui non si uscirà che malconci, per non dire disastrati – non solo politicamente ma economicamente –. L’Ucraina ha perso la guerra e con lei chi si è schierato al suo fianco, cioè gli USA di Joe Biden (su cui da pochi giorni è stato votato e pende l’impeachment), la NATO e questa Europa di Von der Leyen. Certamente ha perso Zelensky, e molto più di lui l’Ucraina. Gli Usa di Biden stanno già imponendo a questa Europa di fornire aiuti per la ricostruzione dell’Ucraina, cui difficilmente si farà fronte – si tratta di cinquecento miliardi di dollari secondo la Banca mondiale –. La Russia intanto avrà recuperato la Crimea, si è avvicinata alla Cina, ed a Joe Biden gli americani stanno presentando il conto. La guerra russa andava evitata facendo come aveva fatto, in precedenza, Donald Trump. Anche perché oggi Putin dice apertamente di volersi ricandidare mentre chi oggi si sbraccia per l’Ucraina nella Nato e in Europa, non sarà al medesimo posto in cui si trova. La strategia Usa di Biden si è ritorta sulla pelle dell’Ucraina. E di questa Europa fantoccio. Non ci sono mai state tante guerre in giro per il mondo ascrivibili tutte alla medesima origine e strategia fallimentare –. Questa Europa ha dimostrato di non esistere come soggetto geopolitico, ogni Stato membro se ne infischia degli altri, tentando di scaricare i problemi. C’è bisogno di un ripensamento e rimodulazione dell’intera struttura ed organizzazione europea. Si tratta di una struttura burocratizzata, sterile quando non pericolosa. Questa Europa è la dimostrazione che l’idea dell’Europa unita quale soggetto politico non ha “sfondato”, non ha fatto presa. L’europeismo va rimodulato. Più si vuole fare dell’attuale Europa un unico Stato, più si torna indietro malamente ai nazionalismi. Bisogna ricostruire un modello di solidarietà comune europea convergente tra gli Stati membri i quali mantengono le proprie politiche economiche autonome. Una lenta e progressiva convergenza di ciascuno Stato membro con la propria economia e politica economica. Solo così si potrà avere l’Europa, noi europei.
pagine: 376
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-255-4182-3
data pubblicazione: Gennaio 2024
marchio editoriale: Aracne editrice
SINTESI
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