Alle origini della poesia di Leopardi nel suo laboratorio di greco e latino
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Tweet
SINTESI
La parola poetica racchiude qualcosa di misterioso e presuppone un’opera di perfezionamento in laboratorio. Comporre significa creare e gioire: « Felicità da me provata nel tempo del comporre, il miglior tempo ch’io abbia passato in mia vita, e nel quale mi contenterei di durare finch’io vivo. Passar le giornate senza accorgermene, parermi le ore cortissime, e maravigliarmi sovente io medesimo di tanta facilità di passarle », così annotava Leopardi nello Zibaldone il 30 novembre 1828. L’indeterminato, la vaghezza e la durata sono effetti “poeticissimi” che Leopardi scopre traducendo i classici latini e greci fino a diventare, lui stesso, “greco tra i greci”.
pagine: | 124 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-255-2219-8 |
data pubblicazione: | Marzo 2019 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Oggetti e soggetti | 65 |

SINTESI
