Le centrali di committenza
Dalle origini al nuovo Codice degli Appalti

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Area 12 – Scienze giuridiche
     
SINTESI
Il volume analizza l’istituto delle centrali di committenza, entrato da poco nel panorama normativo nazionale, e le sue funzioni, la sua struttura e, ovviamente, i suoi profili critici. Disciplinate dapprima con la dir. n. 18/2004 (abrogata e sostituita oggi con la dir. 24/2014) da parte dell’Unione Europea e in seguito previste nel vecchio Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 163/2006), esse sono amministrazioni aggiudicatrici che « acquistano forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o ad altri enti aggiudicatori » o « aggiudicano appalti pubblici o concludono accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatici o ad altri enti aggiudicatori ». L’ente pubblico ricorrerà dunque a un soggetto « aggregatore della domanda » che procederà, per nome e per conto della stazione appaltante, all’acquisto di beni, servizi e opere per il tipo di bene richiesto, con risparmio sui tempi e sugli oneri, nonché usufruendo di una maggiore competenza da parte delle suddette centrali nella gestione del bando. Se da un lato tale centralizzazione degli acquisti ha generato risultati positivi in termini di riduzione della spesa pubblica, dall’altro ha determinato serie difficoltà di accesso al mercato della commessa pubblica alle piccole e medie imprese.
pagine: 156
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-255-1203-8
data pubblicazione: Marzo 2018
marchio editoriale: Aracne
collana: Diritto amministrativo | 8
SINTESI
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