Relitti: che fare? Archeologia subacquea del mare Adriatico e del mare Ionio
Ricerca, tutela e valorizzazione dei relitti. Atti del convegno di Grado, 4-5 maggio 2010

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Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
     
SINTESI
Il mar Mediterraneo è attualmente l’area archeologica più grande del mondo anche dal punto di vista subacqueo: 2.500.000 kmq di superficie, dei quali la maggior parte è ancora da indagare. La successione delle grandi civiltà che su questo mare hanno fondato la loro fortuna ha visto la costruzione di approdi, porti, magazzini, saline, peschiere, cave e insediamenti poi inghiottiti dalle acque. Il grande lago, come lo definì Fernand Braudel, ha visto intrecciarsi storie e tradizioni, religioni ed economie, tradizioni e innovazioni: a questo hanno contribuito le rotte del Mare Nostrum. Straordinario specchio di quanto successe in superficie, è oggi il fondale mediterraneo: migliaia di relitti di ogni epoca giacciono conservati sotto sabbia e fango, in pochi centimetri d’acqua come nelle alte profondità. Il 99% della storia sommersa è ancora da scoprire così come è ancora da ritrovare la maggioranza dei relitti navali. Lo sanno bene i quattro Paesi che occupano il 75% delle coste del mar Mediterraneo: Grecia, Italia, Croazia e Turchia. I relitti sinora rinvenuti generano domande importanti: scoperte, ricerche, campagne subacquee, recuperi, restauri, conservazione e valorizzazione comportano costi importanti e necessitano di spazi di stoccaggio ed esposizione notevoli. Altri relitti sono invece in attesa sui fondali marini: che fare? Come salvaguardare questo immenso patrimonio in continua crescita, tenendo conto dei diversi casi già noti da portare a termine, come il relitto della Iulia Felix di Grado? Come tutelare sott’acqua i nuovi relitti che vengono scoperti? Quali sono le politiche nazionali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo? Domande, queste, a cui è stata data una risposta durante il convegno di Grado promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia dal titolo emblematico: Relitti: che fare? Archeologia subacquea del mare Adriatico e del mare Ionio. Ricerca, tutela e valorizzazione dei relitti (Grado 4–5 maggio 2010).
pagine: 316
formato: 21 x 28
ISBN: 978-88-255-0696-9
data pubblicazione: Novembre 2017
marchio editoriale: Aracne
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INDICE
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