Theopolites
Questioni di teologia e filosofia morale
Ego pàsei suneidèsei agathei, pepolìteumai toi Theoi achri tautes tes emèras

Atti 23,1

Rivolgendosi agli abitanti di Filippi, Paolo li esorta a comportarsi «da cittadini degni del vangelo» (Fil 1,27). Nel suo appello risuona il monito ad abitare la città degli uomini con la fiaccola della fede, affinché la luce del vangelo possa risplendere nel mondo. Se al cuore dell’ethos c’è l’idea stessa dell’avere dimora, appare chiaro che il primo imperativo — per le prime chiese come per quelle sparse per il mondo in ogni età della storia — è quello di predisporre nel tempo e nello spazio una casa per la Parola che salva. Si è «cittadini di Dio» se si vive la politèia non solo come retto agire, ma anche come agire inabitato dalla grazia e, per ciò stesso, fermento di salvezza.
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