
Le Sibille
Direttore | Mariella Muscariello |
Co-direttore | Mariangela Tartaglione |
Comitato scientifico | Maria Rosaria Alfani, Giuseppe Merlino |
Se si considera improrogabile la messa in discussione del concetto di canone alla luce del fruttuoso dialogo tra scrittura ed esperienza femminile del mondo, si configura più che urgente la sfida di trasformare il sistema letterario in uno spazio di condivisione e di identificazioni incrociate, un luogo misto in cui leggere le pluralità di un pensiero sessuato e situato e in cui vagliare la questione dell’inclusione in uno (o più) canoni mantenendo e valorizzando le differenze.
Da qui, allora, l’idea di questa collana editoriale, che intende non solo stringere il suo fuoco sulla qualità — intesa come s/oggetto — delle scritture femminili, che una genealogia letteraria monolitica ha escluso per secoli dallo sguardo, ma vuole pure proiettarsi oltre i territori canonicamente cristallizzati dalla critica letteraria e dai suoi strumenti analitici per aprirsi a universi ancora non battuti, i cui bordi si smagliano e si ibridano, costruendo saperi nuovi e densamente stratificati.
«Le Sibille» ospita, dunque, monografie di critica e teoria letteraria, edizioni di testi di difficile reperibilità, traduzioni di opere e di contributi ascrivibili agli studi di genere, nel tentativo di strutturarsi come spazio concreto e sempre aggiornato capace, grazie alla sua spiccata vocazione internazionale, di accogliere, approfondire e arricchire le riflessioni teoriche, le tendenze e le sperimentazioni, nonché i percorsi di ricerca più recenti in seno ai gender studies.
Questa iniziativa editoriale vuole, dunque, farsi luogo in cui recuperare i contorni di un discorso dimenticato come quello del rapporto tra le donne e la scrittura, lasciando ri–emergere parole soffocate dal peso di una tradizione canonica patrilineare ed escludente, che premono per liberarsi e per giungere allo scoperto. Sollevando il velo di pregiudizi secolari, la collana «Le Sibille» intende, così, contribuire a rivelare una verità assordante: le donne scrivono, hanno sempre scritto e il loro “canonico” silenzio va inteso solo come un’intenzionale registrazione mancata, un ascolto fallito, una presenza negata e poi rimossa.
Da qui, allora, l’idea di questa collana editoriale, che intende non solo stringere il suo fuoco sulla qualità — intesa come s/oggetto — delle scritture femminili, che una genealogia letteraria monolitica ha escluso per secoli dallo sguardo, ma vuole pure proiettarsi oltre i territori canonicamente cristallizzati dalla critica letteraria e dai suoi strumenti analitici per aprirsi a universi ancora non battuti, i cui bordi si smagliano e si ibridano, costruendo saperi nuovi e densamente stratificati.
«Le Sibille» ospita, dunque, monografie di critica e teoria letteraria, edizioni di testi di difficile reperibilità, traduzioni di opere e di contributi ascrivibili agli studi di genere, nel tentativo di strutturarsi come spazio concreto e sempre aggiornato capace, grazie alla sua spiccata vocazione internazionale, di accogliere, approfondire e arricchire le riflessioni teoriche, le tendenze e le sperimentazioni, nonché i percorsi di ricerca più recenti in seno ai gender studies.
Questa iniziativa editoriale vuole, dunque, farsi luogo in cui recuperare i contorni di un discorso dimenticato come quello del rapporto tra le donne e la scrittura, lasciando ri–emergere parole soffocate dal peso di una tradizione canonica patrilineare ed escludente, che premono per liberarsi e per giungere allo scoperto. Sollevando il velo di pregiudizi secolari, la collana «Le Sibille» intende, così, contribuire a rivelare una verità assordante: le donne scrivono, hanno sempre scritto e il loro “canonico” silenzio va inteso solo come un’intenzionale registrazione mancata, un ascolto fallito, una presenza negata e poi rimossa.

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