
La chimica e l'industria
Impiego di biopolimeri complessi
Questo libro propone in forma divulgativa, ma con rigore scientifico, una possibile strategia di prevenzione e di protezione del comparto acqua dell'ambiente dall'inquinamento di composti tossici, come metalli pesanti, agrofarmaci e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Tale strategia prevede il recupero di biopolimeri complessi, presenti nei materiali di scarto naturali dell'industria agro-alimentare e forestale, e il loro riciclo, come adsorbenti compatibili con l'ambiente e la salute umana, per purificare le acque derivanti dalle attività antropiche. Essa prevede, altresì, il riuso o la degradazione degli adsorbenti esausti e il recupero dei metalli pesanti, ottenendo al termine di tutto il ciclo delle attività antropiche e di purificazione delle acque reflue un rilascio nell'ambiente dei residui inquinanti possibilmente zero. In particolare, l'Autore tratta del recupero e della caratterizzazione della polimerina, un biopolimero complesso acido umico-simile, presente nelle acque di scarto della molitura delle olive, e della purificazione, mediante adsorbimento su tale polimero e su suoi derivati, di acque simulatamente inquinate da metalli pesanti, da erbicidi ionici o dal fenantrene, quest'ultimo rappresentativo degli IPA. È presentata anche una breve rassegna sulla purificazione di acque inquinate da zinco e rame mediante adsorbimento su lignimerina, la miscela organica polimerica, anch'essa acido umico-simile, recuperata dalle acque di scarto della produzione Kraft della cellulosa. La capacità adsorbente dei bio-adsorbenti considerati è confrontata con quella degli acidi umici, di altre miscele polimeriche organicovegetali e, potenzialmente, con le pectine derivanti dalla produzione dei succhi di frutta. L'Autore, infine, tratta brevemente dei costi e degli aspetti tecnici di tutti gli adsorbenti considerati per un loro possibile impiego su larga scala nella purificazione di acque reflue. In riferimento ai problemi di inquinamento ambientale derivanti dall'intensa attività antropica, sia industriale che agraria, che ha introdotto negli ultimi anni nei comparti ambientali composti tossici come i metalli pesanti, gli agrofarmaci e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), questo saggio di Capasso offre ai ricercatori e ai tecnologi che operano nel settore del recupero e della protezione dell'ambiente, soprattutto del comparto idrico, la possibilità di acquisire utili informazioni a scopo applicativo. Nel contempo esso si rivolge anche a studenti universitari interessati ad approfondire le proprie conoscenze nel campo delle scienze agrarie e ambientali e delle biotecnologie ambientali.