Il fascio d’ortiche e la monade infranta
Conformità al tipo e offensività della condotta nella sistematica dei reati di falso
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
Tradizionalmente ritenuta un “fascio d’ortiche” o “la vera Sfinge del diritto penale”, la materia dei reati di falso fornisce interessanti spunti per affrontare la problematica dei fatti inoffensivi apparentemente conformi al tipo, rispetto ai quali la “monade” tipicità-offesa sembra sgretolarsi. Muovendo dall’analisi delle figure del falso grossolano, irrilevante, superfluo e inutile l’autore scandaglia la possibilità che dietro tali ipotesi si nasconda una discrasia fra tipicità e offesa, verificando se sia la carenza di lesività a determinarne la non punibilità. Attraverso una lettura costituzionalmente orientata del concetto di “falso in senso giuridico penale”, se ne rileva come caratteristica indefettibile la decettività, ossia la capacità di distogliere ingannevolmente il destinatario dell’atto falso dall’effettivo contenuto del medesimo: un’alterazione del vero che si rivelasse inidonea a trarre in inganno non costituirebbe pertanto un falso e si rivelerebbe atipica.
pagine: | 144 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-5306-5 |
data pubblicazione: | Ottobre 2012 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | «I Libri» di Archivio Penale | 12 |

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