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Posidonio d'Apamea e i Celti

Posidonio di Apamea (circa 135-50 a.C.), genio universale alla Leonardo, è conosciuto soprattutto come filosofo stoico. Ma fu pure il primo vero etnografo dell'antichità, capace di raggiungere straordinari risultati, grazie anche all'espansione romana e alla protezione dell'aristocrazia senatoria, nella descrizione dei popoli del Settentrione. E proprio ai frammenti della sua etnografia celtica è dedicato il ponderoso volume del ricercatore Marco Martin: Posidonio d'Apamea e i Celti. Un viaggiatore greco in Gallia prima di Cesare (Aracne, pp. 504, euro 30). Si tratta di uno studio perlopiù compilatorio, diviso in una sezione celto-gallica e in un'altra celtocimbrica, che comunque ha il merito di fare il punto sullo stato degli studi e di impostare i confronti con le fonti (da Diodoro a Strabone e Ateneo di Naucrati), pur nella sopravvalutazione della interpretatio Homerica che vede nel Celta una sorta di guerriero acheo dell'epos. In particolare, rappresenta un contributo importante la correlazione istituita tra le descrizioni posidoniane e quelle che si ritrovano nella tradizione poetica irlandese, specie nelle saghe medievali Il banchetto di BricriueLa storia del maiale di Mac Dá Thó: un filone di solito trascurato dai classicisti e un'ennesima

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