Bollettino della Società Filosofica Italiana
DA RECUPERARE

Impervia, tortuosa è la via che conduce il pensare al suo apice, al suo più alto vertice, a ciò che, in verità, nemmeno è pensabile dal pensare stesso, perché da esso ne è sempre inevitabilmente presupposto, al puro e semplicissimo possibile, a ciò che solamente può essere, senza, tuttavia, ancora essere. E Leonardo Lotito questa via la percorre, «si mette a caccia» (Soph. 218c) di ciò che massimamente sfugge all’umana ragione, di ciò che più di ogni altra cosa è, come dice Aristotele, engýs ti toû mè óntos, «vicino al non essere» (Metaph. E, 1026b 21), ne segue le «tracce» (Soph. 226), attraversando tutte le forme, i volti, le maschere dietro cui il possibile, ‘straniero’ inquietante e, nello stesso tempo, però anche affascinante, si nasconde. [...] clicca sul testo per leggere la recensione completa

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