
Dialoghi Mediterranei
Il difficile governo dell’immateriale: società civile e dissonanze del patrimonio culturale
Dopo un iter legislativo di sette anni, il 23 settembre 2020 il Senato italiano ha finalmente ratificato la Convenzione di Faro [1]. La “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”, stilata dall’UNESCO nel 2005, non rappresenta solo un valido strumento per l’inquadramento e la gestione del cosiddetto patrimonio culturale immateriale (intangible cultural heritage ICH), ma ne approfondisce alcuni aspetti rispetto alle precedenti normative di riferimento.
Termini come “salvaguardia”, “comunità d’eredità”, “responsabilità condivisa” vengono riaffermati con particolare forza. Il dialogo è particolarmente intenso con la Convenzione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, ratificata dall’Italia già tredici anni fa.
Nonostante gli anni trascorsi manca ancora una vera e propria politica dedicata ai beni immateriali; di converso, la società civile ha assunto un’indiscutibile rilevanza nei processi di riconoscimento e valorizzazione del patrimonio. [...]
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