L'ospite ingrato
SCRITTURA/LETTURA/ASCOLTO
Carla Ammannati, Memorie per un Figlio

Se non depistante, è almeno denotativo – ma non per questo meno impegnativo – il titolo che Carla Ammannati ha scelto per il suo ultimo lavoro narrativo, Memorie per un Figlio, ricco com’è di voci e invenzioni, di storia e fantasia. Non si tratta, infatti, di un vero “memoriale”, bensì di un romanzo a pieno titolo, nella tradizione modernista; ed anche se la destinazione o dedica al «Figlio», con la maiuscola, dichiara l’intenzione fondante (che può ben dirsi “pedagogica”), lo sviluppo del racconto articola, come in una grande fuga o sonata, il tema del ricordo spingendosi in zone folte di echi mitici, trame psichiche e leggende familiari, senza timore di affrontare tornanti severi e impervi – come quelli delle Apuane che si stagliano nella copertina del libro – ma anche vallate storiche di cornice più prossima: dagli anni della guerra, i Sessanta, fino all’oggi. Una ricerca, dunque, resa in movimento, per nulla statica o uniforme; ovvero un «pellegrinaggio» che si dirama lungo il cammino come un caleidoscopio o prisma riflettentesi nelle figure che vi prendono la parola (Esther, Terenzio, Antimo, Raffaella…), generazione dopo generazione. [...]

Link al sito
Informativa      Aracneeditrice.it si avvale di cookie, anche di terze parti, per offrirti il migliore servizio possibile. Cliccando 'Accetto' o continuando la navigazione ne acconsenti l'utilizzo. Per saperne di più
Accetto