
Autoprodotta dall’Autrice
Pane quotidiano
Il romanzo “Pane quotidiano” di Michele Nappa è ambientato a Colmorenica, un immaginario paese del varesotto, che nel periodo invernale è spesso avvolto da “una fitta muraglia di nebbia”.
Il protagonista del racconto si chiama Sandro, un giovane laureato del Sud, che una mattina di ottobre parte dal suo paese natio, caldo e pieno di sole, per andare ad insegnare al Nord. A Colmorenica farà amicizia con altri colleghi venuti dal Sud, ma anche con Silvana, la prof. di Filosofia varesina “sempre elegante”, con la quale trascorrerà ore liete . All’inizio Sandro trova difficoltà ad ambientarsi nella cittadina lombarda ed alla sua gente; ha nostalgia di casa sua, di sua madre, dei suoi amici d’infanzia e del sole del suo Sud. Ma grazie ai nuovi amici, alla Signora Maria, affettuosa e cordiale padrona della stanza in affitto, ed ai gestori della “ Trattoria del popolo” avvertirà meno la lontananza dalla sua terra nativa.
Arriva la fine dell’anno scolastico e, anche se sa che a settembre sarà di nuovo a Colmorenica, Sandro è felice perché sta per tornare dalle “sue solari colline” e finalmente non si sentirà più solo. Il linguaggio utilizzato è piacevole e scorrevole e vi si riconosce la sensibilità dell’animo poetico dell’autore, il Sandro di una volta. È un racconto attuale che, attraverso le vicende dei suoi personaggi, affronta il problema della disoccupazione e del riscatto sociale di chi, purtroppo, è costretto suo malgrado a lasciare la famiglia, i luoghi cari e gli amici per andare a “guadagnare il pane quotidiano”, che lontano da casa diventa davvero amaro. Nonostante tutto, si nota la fierezza di avercela finalmente fatta e di aver conquistato la libertà attraverso il riscatto della propria dignità. [...]