Alexandre Fazari
La bomba

Una storia appassionante

La Bomba, scritto da Frank Harris, è prima di tutto un romanzo appassionante. Siamo trascinati nell'universo del narratore, subito dall'inizio e viviamo le sue avventure durante l'integralità del romanzo. Infatti, all'inizio, accompagniamo il narratore durante i suoi ultimi sospiri e lui ci confessa il suo terribile segreto. Dopo l'annuncio di esso, una voglia pazzesca nasce all'interno di noi per conoscere le ragioni che hanno spinto Rudolph Schnaubelt a commettere quest'atto dantesco. Seguiamo le avventure di Rudolph o più precisamente la sua palpitante avventura negli Stati Uniti. Viviamo con lui, le sue ambizioni, ma anche, le sue disillusioni. Assistiamo pure alla sua tumultuosa e ardente relazione con la sua ragazza e per finire vediamo come un semplice impegno nella lotta sociale si trasforma, attraverso un incontro, in un vortice, trascinando il narratore in un abisso terrificante.

Un romanzo impegnato

Attraverso il suo romanzo, Frank Harris ci mostra un periodo oscuro della storia degli Stati Uniti, di cui poche persone conoscono il contesto. Dietro la storia dell'attentato di Haymarket Square, nella città di Chicago il 4 maggio 1886, l'autore ha voluto denunciare, prima di tutto, le condizioni di vita miserabili dei lavoratori stranieri. Tramite il racconto di Rudolph, l'autore critica il terribile trattamento fatto ai lavoratori stranieri dalla parte dei datori di lavoro soltanto allo scopo di arricchirsi, denunciando così il lato oscuro del capitalismo. L'autore fa anche una critica al vetriolo sui giornali che non erano affatto obbiettivi e non esitavano a censurare o distorcere la realtà per dare un'immagine corretta della società americana. La terza e ultima critica importante dell'autore è quella sulla giustizia corrotta della società americana. L'autore, attraverso i racconti sui raduni e i discorsi dei lavoratori, denuncia l'utilizzazione eccesiva della violenza dalla parte della polizia però denuncia anche la corruzione presso la giustizia americana durante il processo degli imputati dell'attentato.

Un autore dallo stile singolare

L'autore, tramite il suo stile di scrittura limpido, semplice ed efficace, ci trascina nel XIX secolo. Così, possiamo vivere la storia di Rudolph e il fatto più appassionante del libro è che l'autore contrapporre due tipi d'amore. Il primo è quello del cuore, cioè quello che c'è tra Elsie e Rudolph. Ogni capitolo su la loro storia d'amore è una fonte intensa d'amore puro, che è condotto dalla passione ma anche dalla ragione e ogni volta che il romanzo parla della loro storia, l'autore riesce sempre a creare d'entro di noi una voglia incommensurabile di conoscere il finale della loro storia. Il secondo amore che contrapporre con il primo è quello della passione e dell'ammirazione. Infatti, attraverso il personaggio di Louis, l'autore mostra la profonda ammirazione che prova Rudolph per lui. Possiamo vederla quando Rudolph fa elogi sui discorsi anarchici di Louis o anche sulla sua personalità. Poco a poco vediamo come una semplice ammirazione si trasforma in una passione e conduce Rudolph a cambiare di opinione ma anche di modo di vivere e per finire fare sprofondare Rudolph negli abissi delle turpitudini, commettendo l'irreparabile: cioè un omicidio.

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