Amazon.it
Il gioco della poesia

“Il giocoliere di parole” è una raccolta di Alberto Diamanti, pubblicata da Aracne (aprile 2015), casa editrice con sede ad Ariccia, nella provincia di Roma.I componimenti che la caratterizzano si presentano come un piacevole miscuglio di poesia, filastrocca e prosa: l’autore, attraverso la rima lirica, non perde mai di vista il suo obiettivo principale, ossia quello di raccontare. Una narrazione rivolta sì ai bambini, ma anche a coloro che dovrebbero fare da tramite tra l’opera e il bambino, ossia il genitore o l’adulto in generale.
Dal punto di vista più prettamente tecnico, Diamanti si dimostra abilissimo nel destreggiarsi tra una rima e l’altra. La cerca, la insegue, a volte la perde, ma solo per finta, riuscendo perfino ad ironizzare su questa sua positiva ossessione letteraria, come succede in “La pera e la caciotta”. Il tipo di rima inserita ha quasi sempre una sequenza lineare (AA, BB, CC, eccetera). Per inseguire le rime, l’autore a volte sacrifica la linearità metrica dei versi, che spesso hanno lunghezza diversa. È così che ci ritroviamo anche di fronte a versi lunghissimi a cui ne succedono degli altri molto brevi. Ma, si noti bene, non si tratta di un difetto: a dare un senso di perfezione letteraria già contribuiscono le rime, cosicché una perfezione anche metrica avrebbe fatto risultare i vari componenti come troppo poco liberi, troppo logici, per così dire. La loro asimmetria, invece, fa sì che almeno da quel punto di vista si respiri un senso di libertà stilistica che non poteva mancare.
Spostandoci sul lato tematico, le argomentazioni proposte dal Diamanti sono tantissime. Si va dal tema riguardante la concezione di un figlio a questioni importanti come la guerra, il bene comune, le differenze sociali (“Il sangue blu del figlio del re”), il rapporto tra l’uomo e la natura, relazione che spesso finisce per essere piacevolmente collaborativa (“Il contadino, le botti di vino e l’acino spione”); passando per temi quali il senso del dovere e il raggiungimento dei diritti (“Il quadernetto dei compiti e il bambino ribelle”), senza dimenticare l’educazione civica (“Il cassonetto rumoroso e i rifiuti litigiosi”) e la religione. A questo proposito, Dio è uno dei personaggi che appare più volte in queste curiose storielle, agendo spesso da vero e proprio deus ex machina: quando non è presente lui in persona, sono gli angeli custodi a fare le sue veci. Un espediente molto diffuso nella letteratura e che ne “Il giocoliere di parole” viene usato in maniera ottima è la scelta di dare la parola agli animali, a volte nell’ambito sempre del rapporto uomo-natura, altre volte, meno spesso, in situazioni in cui non interviene l’uomo, ma dove comunque il lettore-bambino riceve un insegnamento attuabile nel mondo degli umani. Alberto Diamanti dà vita anche agli oggetti, dimostrando ancora una volta che tutto è poesia, perfino le lancette di un orologio (“Le lancette delle ore, dei minuti e dei secondi”).Tutto questo viene fatto con un linguaggio che è semplice ma allo stesso tempo abile a districarsi tra parole più ricercate (che possono stimolare il bambino dal punto di vista linguistico) e dialoghi ben costruiti, elemento che raramente si ritrova tra gli autori emergenti, perfino in chi si cimenta con generi come il romanzo.
“Il giocoliere di parole” è una lettura piacevole. Formativa per i bambini, sì, ma che riesce a solleticare la sensibilità di noi adulti, facendo scaturire ricordi d’infanzia o semplicemente relazioni con altre opere che hanno in comune con questo libro alcuni obiettivi, come ad esempio “Quand’ero bambino”, opera minore del poeta francese Jacques Prevert, rara incursione, da parte dell’autore, nella scrittura in prosa.Leggete questo libro, non abbiate vergogna di relazionarvi con la letteratura per l’infanzia. Sarebbe come diventare adulti che non guardano più i cartoni animati, come se fosse una colpa o un’ammissione di debolezza. Debole, al contrario, è chi ha perso, tra le pieghe degli impegni e delle responsabilità, la sua capacità di essere ancora un po’ bambino, la sua capacità di giocare con la vita e le parole che la raccontano.

Link al sito
Informativa      Aracneeditrice.it si avvale di cookie, anche di terze parti, per offrirti il migliore servizio possibile. Cliccando 'Accetto' o continuando la navigazione ne acconsenti l'utilizzo. Per saperne di più
Accetto