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“Contesa” – Lucio Paolo Alfondo

Aracne, 2014 - Amore e morte sono gli ingredienti di un romanzo intrigante e coinvolgente quanto un thriller.
Lucio Paolo Alfonso, scrittore e saggista, confeziona un romanzo che ruota quasi completamente intorno alla figura di Giovanni, architetto e professore precario.
L’azione si svolge alla fine degli anni Settanta in concomitanza col caso Moro che è quasi un’allegoria con corrispondenti tragici eventi occorsi al protagonista tra Sicilia e Sardegna.
Obnubilato da irrefrenabili pulsioni sessuali che lo spingono tra le braccia di tre donne palesemente differenti, angosciato da interiori ambasce, Giovanni affida al suo io un ininterrotto flusso di pensieri che si fondono con la narrazione degli accadimenti raccontati dallo scrittore con momenti di soave lirismo.
Intriso di simbolismi (un esempio è la figura della psicoanalista dal marino nome Nereide) il romanzo scorre rapido anche se a tratti bloccato da dialoghi forse troppo ridondanti.
Lirica e introspettiva al tempo stesso, la vicenda di Giovanni Spuches ricorda le infelici perplessità dell’introverso protagonista di un celebre film di Valerio Zurlini "La prima notte di quiete" a cui aspira il personaggio principale del libro come si evince in molte metaforiche pagine del testo.
Lettura adatta ad adulti o adolescenti, il romanzo è un curioso connubio tra concetti filosofici e narrazione.

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