Catania Antica
La Carta Archeologica

A cura di Edoardo Tortorici
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
L'obiettivo principale di questo libro è quello di progettare una nuova mappa archeologica di Catania antica, in cui ogni scoperta è riferita ad un sistema geodetico con geografiche assoluti coordinate.Questo progetto è realizzato utilizzando la Carta Tecnica del Consiglio di Catania (Analytical Aero-fotogrammetrici Relief 2002).
La carta archeologica finale è fissata sia in formato cartaceo e in formato digitale (PDF), che consente di ingrandimento o le specifiche desiderate per la visualizzazione dei dati planimetrici.
Il posizionamento dei resti archeologici, non è solo simbolica , con riferimento ad una leggenda schematico come è stato fatto in precedenza ( Boschi, Guidoboni 2001; Branciforti 2003; Privitera 2009; Branciforti 2010); è invece una rappresentazione della realtà in cui siamo in grado di rilevare con precisione lo spazio sia del volume e la forma degli antichi elementi, segnalando la loro posizione rispetto alla loro posizione geografica.
Sulla mappa, tutti i reperti archeologici disponibili sono identificati (in nero) e segnato da numeri (in blu) nella topografia moderna (in seppia), dando riferimento agli schemi del testo; la cartografia storica è segnata in rosso (vale a dire le planimetrie presi o estratti da Houel Voyage , Holm 1873, Ittar 1833).
Le progettati carte archeologiche, (noto anche come le mappe di risorse archeologiche), rappresentano un punto di partenza insostituibile per orientare, dalla fase di progettazione, le decisioni di enti locali e territoriali per quanto riguarda la protezione delle loro risorse culturali e per l'urbano e / o trasformazioni di costruzione di città sempre in via di sviluppo.
Nella prima parte del libro ( Forma Urbis Catinae ), il primo capitolo è interamente dedicato alla carta archeologica (Edoardo Tortorici), che costituisce la base per ulteriori studi storico-topografiche dettagliate.
Nei precedenti due capitoli, dedicati agli studi appena citati, una lettura diacronica viene proposto come sintesi (sulla base Forma Italiae tipologia) di sviluppo e di trasformazione principali fasi del antico sistema urbano, dalla preistoria (Massimo Cultraro) per il periodo greco e romano, fino a tempi antichi successive (Edoardo Tortorici). La seconda parte del volume (Studi e Materiali) contiene i contributi specialistici, solo in parte messa in pratica finora, per alcune importanti questioni relative al dibattito sulla Catania antica.
Il manoscritto Chronicon Urbis Catinae scritto da Lorenzo Bolano è generalmente e giustamente considerata una prova fondamentale per lo studio dei reperti archeologici, che erano ancora visibili in città prima dell'eruzione dell'Etna nel 1669 e comunque, un montaggio fisiologicamente accurata del testo non è mai stato in realtà tentato; Vincenzo Ortoleva offre ora una nuova edizione con traduzione correlati e commenti critici. Gli studi degli aspetti monumentali e urbani del antico sistema ha, finora, stato al centro di ricercatori a scapito di altri temi altrettanto importanti.
Ad esempio, i monumenti con una rilevante importanza storico-artistica sono state poco studiate.
Maria Teresa Magro (per il periodo greco) e Paolo Barresi (per il periodo romano) propongono un'analisi di questi problemi.
pagine: | 494 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-8265-303-3 |
data pubblicazione: | Settembre 2016 |
marchio editoriale: | L’ERMA di Bretschneider |

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