Julius Evola
Dal dadaismo alla rivoluzione conservatrice (1919-1940)
Area 14 – Scienze politiche e sociali
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SINTESI
Il pensiero politico di Julius Evola (1898–1974) rappresenta il punto di incrocio tra la concezione neoconservatrice di area tedesca e il pensiero esoterico tradizionalista francese. Il volume riscostruisce il percorso culturale e l’attività politica di questo pensatore a cui si ispirano alcuni gruppi della destra europea contemporanea. Il suo pensiero e i suoi interventi politici vengono ricostruiti in riferimento alla storia italiana dagli anni Venti agli anni Quaranta e alle spaccature ideologiche interne al regime fascista, con particolare attenzione ai concetti di ordine politico, di gerarchia e di casta, categorie riscontrabili nella dottrina organica del circolo viennese di Spann e nella critica antimoderna di Guénon e di Bachofen.Patricia Chiantera–Stutte, dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università del Saarland, è attualmente Jean–Monnet Fellow presso l’Istituto Universitario Europeo (IUE) di Fiesole. È autrice di diversi saggi sulla destra europea fra le due guerre, sul nazionalismo e sulla destra populista, tra cui: Autonomia intellettuale e politica (Napoli 1998); Von der Avantgarde zur Tradition (Francoforte 2002).
pagine: | 272 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-7999-317-3 |
data pubblicazione: | Dicembre 2005 |
marchio editoriale: | Aracne |

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