La rappresentazione mediatica dello “Stato Islamico”
Area 14 – Scienze politiche e sociali
Tweet
SINTESI
Cogliere il processo di costruzione identitario messo in atto, con dovizia certosina, dai miliziani jihadisti, che hanno normalizzato l’uso retorico delle immagini mediante le quali mostrare violenza, esclusione e auto-celebrazione; nonché sublimazione del latente e del non detto, ossimoricamente ostentato attraverso il ricorso a codici plurali e fortemente calibrati sul destinatario; ma anche liminarità e tanatoprassi di quell’altra società rappresentata dall’Occidente empio, sono state le determinanti costituenti l’oggetto della presente ricerca. L’analisi di questa guerra per immagini – termine qui provocatoriamente impiegato, poiché non si allude né alla mera dimensione religiosa, né conflittuale, bensì a quella geopolitica e militare – prosegue con una descrizione densa dei frame istituiti da alcuni media nazionali e locali, per cercare di scardinare le formazioni discorsive e le oggettivizzazioni dell’Altro, funzionali alla dimensione politica del suddetto quadro sinestetico, specchio di una stereotipizzazione ed estremizzazione di quella banalità del male di Arendtiana memoria.
pagine: | 180 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-8673-5 |
data pubblicazione: | Febbraio 2022 |
marchio editoriale: | Aracne editrice |

SINTESI
