1915. In questo anno Futurista
Marinetti, il teatro e la guerra nei manifesti del Quindici
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Nel centenario della partecipazione dell’Italia alla Prima Guerra mondiale (1915–2015), è interessante ripercorre la genesi del Futurismo e le ragioni dell’esacerbato interventismo di Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944). Attraverso una rilettura critica dei Manifesti futuristi del ’15 — in particolare Guerra, sola igiene del mondo, Il Teatro Futurista Sintetico, La voluttà d’esser fischiati — l’autore sofferma la propria attenzione su due ambiti apparentemente inconciliabili fra loro, quali possono essere il Teatro e la Guerra, cui Marinetti guardò invece con lo stesso peculiare interesse, ponendo le due tematiche sullo stesso piano d’intervento, per uno svecchiamento della società italiana degli inizi del Novecento. Addentrandoci, dunque, nel periodo storico che anticipa la Grande Guerra, se ne indagano le tendenze artistiche, i fermenti culturali e sociali che hanno condotto alla “deflagrazione” del Futurismo; consentendo al Movimento di gettare le basi di quella favolosa stagione di rinnovamento, che precorrendo i tempi, soprattutto a livello scenico e teatrale, mediante le rissose e vivaci serate futuriste, è stata l’unica fertile, immaginifica e originale, avanguardia nazionale.
pagine: | 196 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-8105-1 |
data pubblicazione: | Dicembre 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Meridionalia | 16 |

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RECENSIONI
