Donne filosofe ad Oxford
La rinascita dell'etica della virtù
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
Nel crescente interesse per la Virtue Ethics che caratterizza il pensiero contemporaneo forse sinora non è stato adeguatamente valorizzato il contributo di alcune donne filosofe, appartenenti alla cerchia accademica della Oxford della prima metà del Novecento. Elizabeth Anscombe, Iris Murdoch, Philippa Foot, Mary Midgley, Mary Warnock e, qualche decennio più tardi, Rosalind Hursthouse, sono pensatrici unite da un comune interesse per la riscoperta del concetto di virtù nell’ambito dell’agire morale. Il volume ripercorre i sentieri filosofici tracciati da queste filosofe che si intrecciano fino a formare una composita mappa caratterizzata da una costellazione concettuale. Se da un lato appare evidente la condanna del positivismo logico, con la denuncia della crisi di senso determinata dalla divisione tra fatti e valori, dall’altra si richiama al valore della virtù, del vizio, della vita interiore, dell’immaginazione, delle emozioni. Collocate nel dibattito sulla nozione e le caratteristiche di un pensiero femminile, le protagoniste di questo volume esprimono un modo rinnovato di concepire l’etica e danno vita a una sorta di rivoluzione morale radicando il filosofare nell’esistenza concreta.
pagine: | 232 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-8000-9 |
data pubblicazione: | Dicembre 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Spazi filosofici | 6 |

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