Aversa i suoi vescovi e la politica dalle origini a inizio Trecento

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Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
     
SINTESI
Numerosi atti notarili, redatti dai canonici del capitolo cattedrale nella Congregatio fratrum Sancti Pauli, documentano un’assidua frequentazione di rapporti nella protocapitale normanna di Aversa tra la classe dirigente laica e gli ambienti ecclesiastici. Il collegio sacerdotale aversano poggiava sin dal sec. XI su autonome vincolanti strutture gerarchiche e svolse, analogamente ai canonici regolari e la Regula canonicorum di Anselmo da Lucca, un’intensa attività pastorale sul piano della cultura e della socialità, con intenti caritativi e di formazione spirituale di vescovi diocesani. Nei primi duecento cinquant’anni di storia della Diocesi si contano diciotto vescovi tra metà di secolo XI e fine del XIII. Se ne riporta qui l’ordine di successione, sinora apparso un problema di non facile soluzione. I primi vescovi del sec. XI furono nominati, e più di una volta consacrati, dal papa, spesso intervenuto anche successivamente, dopo che per un certo tempo furono i canonici della Congregatio a provvedere alla loro nomina, misurandosi con i detentori del potere politico. Sui chierici della Congregatio aversana fermarono l’attenzione anche i capitoli di altre diocesi. Gentile fu nominato a Venafro e Isernia, Basuino a Catanzaro, Guglielmo a Otranto.
pagine: 204
formato: 14 x 21
ISBN: 978-88-548-7891-4
data pubblicazione: Agosto 2014
marchio editoriale: Aracne
collana: Testimoni e testimonianze | 3
SINTESI
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