Il rapporto fra l’omologia filogenetica tra sequenze motivazionali a causazione energetico-centrale in Oskar Heinroth e Konrad Lorenz e lo scatto ideativo in senso umanista nelle o
Area 05 – Scienze biologiche
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SINTESI
Questo breve saggio si propone di arrecare un contributo allo scioglimento dell’ormai annosaquestione del rapporto natura–cultura, la cui matrice filosofica si deve, se non si vuoleandare troppo indietro nel tempo, alla concezione cartesiana secondo la quale alla mente umanasi contrappone la “res extensa” del mondo materiale. La principale contestazione epistemologicaagli assunti della prima etologia “oggettivistica”, secondo la quale è possibile, anzi doveroso,istituire un’omologia tra fenomeni accertati in sede evoluzionistica nella filogenesi divari settori del mondo animale e fenomeni di natura prettamente culturale quali l’universo deivalori umani (compresa la natura dei fatti linguistici) consiste nel fatto che con questa operazionedi biologizzazione della cultura si può dare un contributo a ideologie e concezioni, oltreche errate nei fondamenti scientifici, anche a carattere francamente reazionario. Alle concezionidi Konrad Lorenz, che già nel cosiddetto “Manoscritto russo” aveva intravisto il superamentodell’idealismo trascendentale Kantiano, per quanto riguarda l’impenetrabilità della natura della“cosa in sé”, attraverso considerazioni prettamente evoluzionistiche, che lo studioso austriacosvilupperà pienamente diversi anni dopo ne “L’altra faccia dello specchio”, abbiamo voluto accostarela prospettiva del biologo inglese Julian Huxley. Quest’ultimo intravide in un “nuovoumanesimo” la chiave di volta per affermare, in una visione progressiva ed unidirezionale deiprocessi evolutivi — peraltro, al giorno d’oggi, superata dalle moderne concezioni scientifiche— il trionfo della genesi e dello sviluppo dei processi mentali umani nell’ottica di un’“evoluzionepsico–sociale”, per la quale il fondamento biologico avrebbe avuto solamente una funzionedi supporto. Quasi per un’ironia delle sorti temporali, sia la concezione di K.Lorenz chequella di J.Huxley hanno trovato un recentissimo ausilio nella scoperta, di questi ultimi anni,dei cosiddetti “neuroni–specchio”, da parte della Scuola di Parma, nell’ambito di ricerca italiano.Attraverso la loro azione la “realtà” è finalmente scientificamente dimostrabile, poiché perl’azione combinata di questi neuroni, i movimenti, anche labiali, dei soggetti con cui ci si relazionasono effettivamente visibili, superando così quella che sino ad ora costituiva una sempliceipotesi di lavoro.
pagine: | 32 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-7434-3 |
data pubblicazione: | Luglio 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |

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