Cìentu sonìetti e lle restatine
B – Poesia
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SINTESI
Le scene descritte nei Sonetti sono acquarelli di parole. Moisè disegna a volte in modo preciso, a volte sfumato e diluito, proprio come in un acquarello, scene di vita, luoghi e sentimenti, utilizzando le parole al posto dei colori, scegliendole in maniera accurata come un pittore sceglie le diverse tonalità, miscelando, componendo i singoli suoni come l’artista mistura e inventa nuove tinte e nuove nuances. Ogni parola e ogni riga parla di lui, del suo tempo, dei suoi luoghi, dei suoi cari, delle sue idee, della sua visione della vita e del mondo.Moisè Eugenio Asta nasce il 31 ottobre 1935 a Cosenza. Trascorre la sua gioventù a Soveria Mannelli e la sua maturità nella città di Catanzaro. La sua vita lavorativa oscilla tra l’insegnamento e l’attività giornalistica. Questa lunga e proficua attività è inframmezzata da scritti sociologici, storici, biografie, poesie e liriche appassionate come: Conoscere le istituzioni per combattere la mafia (1986), Appunti sulla vita e sulle opere di Enzo Toraldo (1986), Fiabamara (1996), I De’ Picerno (2000), Trevvù (2003), Sermòne e Poesia (2004), A’ Suveritaneide (2005) e altri ancora.Luciano Romito è professore associato e insegna Linguistica Generale e Fonetica Sperimentale presso l’Università della Calabria. È responsabile scientifico del Laboratorio di Fonetica, attualmente riveste la carica di vice presidente dell’Associazione Italiana di Scienze della Voce e di Coordinatore nazionale del Gruppo di Fonetica Forense. È membro e collabora attivamente all’interno di numerose Associazioni e comitati scientifici. È autore di libri e numerosi articoli scientifici su riviste nazionali ed internazionali.Mario Caligiuri è professore associato di Pedagogia della Comunicazione presso l’Università della Calabria.Domenico Napoletani insegna Matematica alla Mason University di Washington (USA).Giovanni Maria Giacomo Belluscio, ricercatore di Lingua e letteratura albanese presso l’Università della Calabria, è docente per supplenza di Dialetti albanesi dell’Italia Meridionale. Giuseppe Falcone, professore di Dialettologia presso l’Università di Messina, è ora in pensione.
pagine: | 252 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-2961-9 |
data pubblicazione: | Dicembre 2009 |
marchio editoriale: | Aracne |

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