Paolo Fabbri legge Ebdòmero
Letteratura e pittura nell’opera di De Chirico
                            
                                			
													
								Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche							
						
                                                
            
             
                                                
                                                
                                                
             
                                                
                                                
                                                
                                                
                                                
            
            
            
            
                        
            
                 
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							Giorgio De Chirico dipingeva, ma era anche autore di saggi teorici e di testi letterari. Ha pubblicato in particolare un romanzo, Ebdòmero (1929), la cui struttura sembra ancora inaccettabile per i canoni della prosa letteraria. Il suo meccanismo diventa, però, sorprendentemente chiaro se si considera che è un romanzo concepito dal corpo e dal pensiero di un pittore: come viaggio di ricerca attraverso quadri — tacitamente suoi o altrui — sogni, premonizioni, fantasmagorie e ricordi. Scenari apparentemente slegati, ma uniti dalla presenza di un unico sguardo, quello di Ebdòmero. De Chirico inventa, con Ebdòmero, un nuovo personaggio filosofico, il suo Zarathustra. Mito moderno che sperimenta percetti, affetti e concetti nelle maglie della quotidianità. Per una metafisica che non ha nulla di trascendente. Questo volume, rielaborazione di un corso universitario di Semiotica delle Arti tenuto da Paolo Fabbri (2005), analizza il romanzo come dispositivo traduttore tra letteratura e pittura. Mostra che è possibile scrivere in prosa mantenendo i criteri di visione e di descrizione specifici di un universo pittorico. Fabbri restituisce ritmo e senso alle sequenze narrative, svelandone i segni e qualche riposto segreto. E fa emergere una coerenza di motivi – la statua, il manichino, il fantasma – di figure – l’Arianna, il Figliol prodigo, Mercurio – di dispositivi spaziali – la finestra, la stanza, la piazza. I lavori di alcuni studenti, opportunamente inseriti nel libro, ne approfondiscono gli aspetti, in direzione di una lettura fruttuosa e molto piacevole.							
							
                                                        | pagine: | 180 | 
| formato: | 17 x 24 | 
| ISBN: | 978-88-548-2117-0 | 
| data pubblicazione: | Ottobre 2008 | 
| marchio editoriale: | Aracne | 
| collana: | Riflessi | 1 | 
						
							SINTESI						
						
						
						
						                                                        
                                                                                                                                    
                                                                    INDICE                                                                                                                        
												
						
                                                
						
						
												
						
						
						
						
						
												
							
							
						
						
						



